VERSO UN NUOVO MEDIOEVO ILLUMINATO?




Testo tratto dal Romanzo Simbolico



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Capitolo 16 
Le Lettere di Aurora e Guglielmo 

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   L'Archetipo dell'Inferno 


Aurora 
Cosa sta succedendo? 
Nelle persone imprigionate nelle loro case, che urlano dalle finestre di Shangai, si risveglia l’anima delle nostre città : lo spirito dei luoghi rivela la sua essenza infernale… 
Rivela la violenza della bruttezza in ogni sua forma… e con questo l’agonia dell’anima umana disumanizzata, separata da ogni conforto che ci può arrivare dalla terra...

Guglielmo    
Il grido per la separazione dalla terra, dalla memoria storica e dalla nostra stessa umanità, era soffocato da tanto tempo, nella coscienza collettiva… 
Adesso si è risvegliato... e sembra aver risvegliato lo spirito della guerra e l'Archetipo dell’Inferno...
Lucifero è colui che ha conosciuto il bene e il male ma - nella sua caduta - separa il Bene dal Male...
Fino ad uccidere in noi ogni ricordo del Bene… 
Ed è proprio questa scissione che imprigiona nell’Inferno.


  Crocevia di Nemesi 


Aurora :
La Nemesi dei sistemi informatici, ecologici e sociali si rispecchia nella Nemesi di un ego ipertrofico  - che si è verificata all’interno della nostra psiche, sia personale, sia collettiva.
Con la sua volontà di controllo e onnipotenza, l’ego ipertrofico genera delle Reti conoscitive e comunicative ipertrofiche e autoreferenziali - che collassano nella loro contrario… 
Pur animate dal desiderio di dominio, queste Reti
si capovolgono nell’impotenza a controllare gli automatismi a catena - e gli eventi imponderabili messi in moto da apprendisti stregoni.

Da questi collassi, incrociati e interdipendenti, emergono e si rafforzano le psicopatologie – che a loro volta li alimentano e li riproducono...
Le armi nucleari e batteriologiche – e l’Intelligenza Artificiale che su di loro veglia - riflettono all’esterno il nostro stato spirituale.
E a loro volta lo alimentano.
Andiamo incontro alla malattia fisica e mentale se non lasciamo spazio non solo all’empatia con la sofferenza degli altri – di tutti - ma spazio all’Amore in tutte le sue forme… 
Come unica, misteriosa potenza vitale… 

Guglielmo quella notte si risvegliò all’improvviso, pensando che l’Amore è ciò che attira sia simili sia opposti gli uni verso gli altri… 
E subito si ricordò della frase di un teologo – Teillard de Chardin.
Una frase che Guglielmo aveva cercato di porre a fondamento della propria vita…
Una frase continuamente dimenticata, e continuamente ritrovata, nel corso degli anni...
Una frase che quella notte assumeva nuova forza e limpidezza : 
< L’Amore non è solo un sentimento, ma la Legge fondamentale dell’universo >.


Regole Inverse   


Aurora, quella stessa notte, scrisse un breve racconto intitolato “Lettera di Convocazione”.
Il racconto descriveva un cammino di preparazione ad un viaggio interiore – attraverso incontri "strutturati",  destinati ad un piccolo gruppo di persone.
Questi incontri seguivano delle regole non ordinarie. O meglio, seguivano delle regole inverse rispetto alle regole abituali che si impongono come consuetudini - non dichiarate ma stringenti.
Lo scopo perseguito era quello di favorire tra le persone un alto grado di comunicazione e di integrazione, radicalmente libera da ogni moralismo... lenta, profonda e non effimera.


Caos Epistemologico


Guglielmo,  rispondendo, scriveva a sua volta le idee e gli interrogativi risvegliati da quella lettura... 
Pensieri lucidi e modulati su di un ritmo nuovo, e sommesso… come dando voce, e parole, alla piccola pioggia che quella mattina batteva sui vetri della sua finestra…   


Guglielmo
La nostra società oscilla tra il Culto della Scienza e il completo Discredito della Scienza...
Mentre il dibattito scientifico affonda nel caos epistemologico... 
Sono due processi irreversibili, e carichi di ulteriore distruttività...
Poiché tutti i sistemi sociali sono tenuti in piedi dalla Tecnoscienza, il loro crollo improvviso sarebbe rovinoso per tutti…
Così come è rovinoso il loro mantenimento...
Quale “Rifondazione Scientifica" è dunque possibile immaginare? 



 La Danza dei Paradigmi


Allora Aurora inviò a Guglielmo un suo vecchio testo in cui descriveva la Fisionomia e la Dinamica dei Paradigmi scientifici e culturali… 
Aurora :
Questi Paradigmi si incontrano e si scontrano sia nella società, sia all'interno della nostra psiche.
E la loro Dinamica è come una danza veloce, in cui i tratti dei danzatori  si confondono... e sfumano l’uno nell’altro…  
Cogliendone sia la loro fisionomia specifica, sia l’intreccio interdipendente... può verificarsi qualcosa come “uno sciogliere gli enigmi in danza”...   



Verso un Nuovo Medioevo Illuminato ? 


Aurora, dopo molto tempo, inviò a Guglielmo un interrogativo :
 “ Come strutturare politicamente e socialmente una alternativa alla Tecnocrazia Scientista ?”

Guglielmo rispose delineando un  “Nuovo Medioevo Illuminato”:
< Non si tratta di subire un "ritorno" al Medioevo – ma di collaborare a un "Nuovo”, creativo Medioevo - che riprenda dal vecchio solo le sue caratteristiche migliori.
In particolare, una effettiva decentralizzazione delle strutture di governo, un'economia di sopravvivenza basata soprattutto sulle risorse locali, tecnologie veramente sostenibili...
E la ricerca della ricchezza interiore - per fare fronte ad una crescente povertà materiale e difficoltà di vita… >


 Una Scienza Umile


Dovrebbe essere un nuovo Medioevo che riprenda dall’Illuminismo il valore della libertà personale, e il valore della ragione. 
Ma di una Ragione ricondotta all’umiltà.
A quell'umiltà che deriva dalla consapevolezza dei suoi limiti – e delle sue enormi responsabilità storiche – dei  crimini, passati e presenti, compiuti in suo nome…

E' da qui che dovrebbe rifondarsi una nuova "Scienza Umile" -  che impari a non pensare di intervenire sulla realtà con mezzi sempre più potenti, che producono effetti indesiderati sempre più potenti...

Una nuova Scienza che collabori con la profondità ancora rintracciabile nella cultura Umanistica – attivando così l'archetipo della saggezza>.



Comunità di Ricerca


Guglielmo :
Da molto tempo mi chiedo come come resistere alla psicopatologia che si propaga ovunque…
Ci vorrebbe un piccolo gruppo in cui sia possibile sostenersi reciprocamente... e custodire di ricerca e amore per la Conoscenza.
Ma come, un simile gruppo potrebbe resistere veramente -  esprimendo il meglio di sé ? 
Come riuscirci, in un contesto di tale potenza propagandistica ? 
E trovandosi in luoghi travolti da una bruttezza che deprime energia e pensiero ? 

Aurora :
Dobbiamo creare luoghi di bellezza e di amore dentro all’inferno personale e collettivo... 
E  in questi luoghi, inserire anche l’accoglienza della Morte - accettando e amando la nostra condizione di Mortali… 
Perché la Morte odiata e respinta, crea il rifiuto di noi stessi.
E questo rifiuto di noi stessi, fornisce un confuso consenso alla follia della riprogrammazione bio-tecnologica del mondo - e alla riprogrammazione della nostra stessa umanità.

Non è essenziale quanto di questa visione riusciamo a realizzare... 
L'essenziale è trovare l'orientamento nel labirinto della Storia e della nostra nostra Anima... 
E incominciare a pensare, raccontare, condividere e vivere...
Qualcosa di simile a questo "Medioevo Illuminato"  sta già accadendo un po' ovunque... con declinazioni altamente diversificate... 

Ma non possiamo sperare che questo modello si imponga, e prevalga ovunque... 
Coesisterà, invece, con il suo opposto antagonista...
Il Male non sarà espulso dalla storia umana. 


La Civiltà del Suicidio


Guglielmo :   
Il suicidio attraverso la distruzione della Natura da cui siamo costituiti, è un'onda distruttiva che dilaga intorno a noi… alimentata dalla cupa avidità di potere delle classi dirigenti del capitalismo finanziario.
Questo impulso suicida dentro di noi genera e sostiene l’incubo della autodistruzione nucleare… 
E genera anche un diffuso e offuscato istinto violento che spinge verso questa ecatombe nucleare. 

Aurora :
E' la Civiltà del Suicidio -  la “cupio dissolvi” della nostra umanità - all’interno del potere delle reti di Intelligenza Artificiale bellica… nella tragica alba nascente della transumanista ibridazione corpo/macchina.

Solo l’integrazione di sorella Morte in un addestramento quotidiano alla lotta interiore - e insieme alla quiete interiore -  renderebbe più forti le persone e le comunità...



Cercare sotto le Macerie della Chiesa

Guglielmo :   
La Chiesa sarebbe un alleato naturale per quello a cui pensiamo..... 
Ma la Chiesa è dilaniata tra un modernismo succube e complice - e un tradizionalismo ottuso e contrappositivo.
Tralasciando moralismo e corruzione...  
Aurora :  
Qualcosa e qualcuno sopravvive... 
Dobbiamo cercare tra le macerie... E amare queste macerie per quello che è nascosto sotto di loro... (...)


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RISACRALIZZARE IL MONDO        
E IL VIAGGIO DELLA VITA  



Testo tratto dal Romanzo Simbolico



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Capitolo 25

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Entrato nella sala, e dopo aver chiesto qualche minuto di silenzio, Guglielmo incominciò a leggere – lentamente, con voce profonda, e con molte pause.

Leggeva il testo introduttivo ai trenta giorni che i viaggiatori avrebbero trascorso a Lagofondo :

<< * La riduzione della Natura prima a suo esclusivo “valore di uso”, poi a “valore monetario” e infine a “valore finanziario” è una delle principali radici della nostra attuale distruttività suicida.

La riduzione della Natura - da cui noi stessi siamo costituiti - a puro corpo "materiale" è cosa altrettanto suicida… 
E’ un nichilismo che è alla base del Transumanesimo - esito estremo dello Scientismo.

Si tratta di una ideologia in cui siamo immersi – che si propone di distruggere e ricostruire la nostra stessa natura umana – usando la manipolazione genetica e l'ibridazione uomo-computer.
E di procedere attraverso quel medesimo Paradigma tecno-scientifico che ha portato al collasso incontrollabile molti ecosistemi del pianeta.

Quel medesimo Paradigma Bellico che ha sviluppato la guerra ad "alta tecnologia", pensata - e praticata - per uccidere principalmente della gente inerme.


* Fondare la difesa della Natura sul concetto di interdipendenza umanità/natura, risulta ancora un richiamarsi al suo "valore d’uso" – anche se allargato e basato sulla razionalità, e l’istinto di auto-conservazione.

* Questo non è sufficiente a frenare l’impulso suicida della tecnoscienza – perché il suo potere ha radici più forti e profonde.
Infatti, il suo potere è basato sulla promessa di costruire non solo un riparo dai mali naturali – cosa utile e giusta - ma una quasi completa e irrealistica sicurezza di vita.  

Il potere dello Scientismo si fonda quindi sul rifiuto del concetto stesso di auto limitazione -   oltre che sulla paura dell' ambivalenza della Natura.

Una Ambivalenza  che è reale e drammatica – perché la Natura, è nel contempo nostra nutrice e nostra distruttrice.  

* Un riconoscimento di valore intrinseco della Natura -  una sua "Sacralità" - appare indispensabile. In primis come ricerca di prospettiva e significato per la nostra vita.
- poi come possibile difesa collettiva dalla distruzione ecologica, e dalla disumanità che avanza...
Disumanità che avanza nelle nostre coscienze, non meno che nella marcia trionfale della civiltà delle macchine e dell'intelligenza artificiale.

Tuttavia, questa nuova sacralizzazione può sembra tanto indispensabile  quanto problematica da definire - nel suo significato e nei suoi fondamenti - a partire dalla definizione dei concetti stessi di “Natura” e di “Significato” - e ancor più dalla definizione della parola "Sacro". 
Parola carica di storia, e quindi di luci e di ombre – come lo sono tutte le parole importanti.

* Questa è la sfida epistemologica e umana a cui cercheremo di fare fronte. Un compito ineludibile e pesante – ma che può essere, nel contempo,  un appassionante cammino di conoscenza.

* E’ una sfida che propone come filo conduttore l’evoluzione interiore – contrapposta alla evoluzione tecnocratica.
E propone di trasformare una Scienza in preda al delirio di onnipotenza - in un pensiero scientifico "integrativo", che riconosce e ama i propri limiti... 
Una Scienza umile e povera.


Ma anche qui, nel campo dell’evoluzione psichica – come in un frattale - si incontreranno, ovunque, le opposte tendenze verso l’integrazione e la dis-integrazione. Verso il bene o verso il male.

* La ricerca di una salvezza nell'Anima, attraverso una sua evoluzione interiore, è il terreno su cui ovunque si è  storicamente sviluppato il cammino spirituale – dentro, fuori e oltre la dimensione sociologica delle istituzioni religiose.

* In tutto questo, è fondamentale mantenere la consapevolezza che nell’Archetipo del Sacro è presente anche un lato tenebroso - un versante diabolico che lo capovolge e lo degrada in potere malefico.
Così come sempre è accaduto nella storia, dove grandi crimini si sono compiuti nel Nome di Dio - o in nome di una Ideologia Deificata.  

* Ma anche ciò che è male può essere pensato – e sperato – come un passaggio ad un diverso e superiore "ordine integrativo" >>.


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LE FORESTE DELLA TERRA 
E LE CORRENTI DI PEGASO

            


 LA DINAMICA DEI PARADIGMI 
(prima parte)    










 LA DINAMICA DEI PARADIGMI 
(seconda parte)